“Eye of the Storm” (2023) Film su Netflix. Recensione: una cronaca cupa di un contagio

Eye of the Storm
Martin Cid
Martin Cid

Eye of the Storm” è uscito nel 2023. È un film di suspense taiwanese diretto da Lin Chun-Yang e interpretato da Chen Bolin, Wu Ke-xi e Chang Chen. Il film è ambientato a Taipei durante l’epidemia di SRAS del 2003 e segue la storia del dottor Zheng Xia, un chirurgo toracico che si trova intrappolato in un ospedale chiuso insieme a quasi mille persone quando si diffonde un virus mortale sconosciuto.

Nel 2003, prima della crisi mondiale della Covid-19, Taipei ha vissuto ore di sconvolgimento in un ospedale a causa della crisi sanitaria da SARS. Questo film è una drammatizzazione degli eventi accaduti che, almeno dal punto di vista cinematografico, raggiunge tutti i suoi obiettivi e crea un’atmosfera critica molto ben realizzata senza ricorrere a grandi effetti speciali.
Un film che sa giocare con la suspense e conquistare lo spettatore con un argomento molto difficile che, tuttavia, riesce ad affrontare quasi come se fosse un thriller horror.

Un’altra questione è se si è interessati all’argomento dei contagi, degli ospedali e delle crisi sanitarie.

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Sinossi

Un ospedale si trova in uno stato di blocco totale a causa di un grave focolaio di virus, lasciando coloro che sono intrappolati all’interno delle strutture con un gran numero di decisioni difficili da prendere.

Sul film

Eye of the Storm
Eye of the Storm

Un film che si avvicina molto da vicino al tema della morte e non lo nasconde né vuole affrontare questo tema con frivolezza, così come non vuole avvicinarsi alla crisi sanitaria con troppi effetti speciali o come se fosse un blockbuster di Hollywood.

“Eye of the Storm” è un thriller che, nel profondo, non vuole limitarsi alle regole del genere, è un film che vuole andare oltre e avvicinarsi alla psicologia dei personaggi più che all’azione stessa, raccontando sempre di più la disperazione crescente della crisi sanitaria e del confinamento anziché diventare un festival di effetti di montaggio. Si svolge lentamente, prendendosi il tempo per dialoghi importanti, lasciando che i personaggi affrontino con naturalezza la crisi e guardando a volte freddamente, altre con molta emozione, il desolante panorama dei personaggi.

Un film triste, quasi cupo, che affronta la sua narrazione con tutta la solennità possibile, co tutta la calma e senza voler lasciar sfuggire nulla ai suoi occhi.

Una sceneggiatura intelligente che sa sviluppasi e una regia che colpisce nel trattamento della sceneggiatura e nell’interpretazione degli attori.

La nostra opinione

Ci è piaciuto? È un buon film, scomodo, uno di quelli che bisogna voler guardare e prendersi il tempo e la volontà di guardare negli occhi un film che vuole guardare la morte e avvicinarsi molto da vicino.

Data di uscita

16 agosto 2023

Dove guardare “Eye of the Storm”?

Netflix

Regista

"Eye of the Storm" (2023) Film su Netflix. Recensione: una cronaca cupa di un contagio
Chun-Yang Lin

Il cast

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Wang Bo-chieh
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Scrittore, fumatore di pipa e fondatore di MCM
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