Koose Munisamy Veerappan era un noto bandito e contrabbandiere indiano ricercato per diversi reati, tra cui omicidio, contrabbando di legno di sandalo e bracconaggio di specie in via di estinzione.
Veerappan ha operato principalmente nelle foreste al confine con gli Stati di Tamil Nadu, Karnataka e Kerala per diversi decenni. Iniziò come bracconiere, ma presto si dedicò al contrabbando di legno di sandalo e altri prodotti della foresta, che gli fecero guadagnare una fortuna. È stato coinvolto in rapimenti e omicidi dopo che alcuni dei suoi soci sono stati uccisi in scontri con la polizia.
Per finanziare le proprie operazioni, la banda di Veerappan ha rapito diverse persone di spicco a scopo di riscatto, tra cui l’attore kannada Rajkumar nel 2000. La banda chiese il rilascio di alcuni collaboratori di Veerappan in carcere in cambio di Rajkumar. Dopo lunghe trattative, Rajkumar fu rilasciato dopo 161 giorni di prigionia.
La polizia del Tamil Nadu e del Karnataka hanno condotto congiuntamente diverse operazioni per catturare Veerappan, ma non hanno avuto successo per molti anni a causa della sua familiarità con il terreno della foresta e del sostegno degli abitanti del luogo che lo consideravano un paladino delle loro cause. Veerappan usava le sue ricchezze illecite per acquisire influenza tra la popolazione locale, finanziando progetti di sviluppo e risolvendo controversie.
La vita criminale di Veerappan si è conclusa nel 2004, quando la task force speciale che gli dava la caccia lo ha ucciso durante un’operazione. La sua morte ha dato un po’ di pace alle numerose vittime e alle loro famiglie, anche se sono rimasti degli interrogativi sul presunto insabbiamento da parte della polizia di alcuni aspetti della sua uccisione. La storia di Veerappan mette in luce la complessa relazione che spesso esiste tra i criminali e le comunità emarginate nelle aree forestali dell’India.
